FRASI DI GIANFRANCO BREVETTO

Perso il senso complessivo dell’esistenza, fatichiamo a riconosce quello delle singole azioni e della quotidianità.
Conosciamo l’unica lingua esclusa dalla Babele.

G. Brevetto, Bogus Pipeline
***

***

Oggi, come qualsiasi altro giorno, avrei comunque recitato a memoria i suoi occhi. Io scrivevo di lei. Della Marta che si allontanava. Continuavo ad annotare dentro di me tutti quei particolari che poi avrei riportato su di un qualsiasi foglio.
Tutto ho gelosamente, fino ad oggi, serbato. Scritto.

G. Brevetto, Marta
***

Perdonami
Per il
Vuoto
Che non
Oso
Riempire,
Il
Senso
Delle frasi
Che non
Voglio
Recuperare,
La mancanza
Del tuo
Corpo
Ripetuta
Negli assiomi
Dell’assenza.
Ora,
Il silenzio.
Ma all’inizio
Fu il
Bacio,
Quel frutto
Della
Conoscenza.
Quella
Mela
Che tu,
Sorridendo,
Umanamente
Offristi
Agli dèi.

G. Brevetto, Op. Cit.

***

Ci sono giorni d’attesa,
di piazze e strade ordinatamente vuote.
É il tuo profilo che scruto nel camminare affiancati
delle vetrine non m’interessa che il tuo riflesso,
delle migliaia di scarpe e vestiti provati
non ricordo altro che le tue caviglie
e i tuoi fianchi mostrati allo specchio.
Se per un attimo avevamo avuto certezza di esistere
oggi, un sordo scirocco, ci ricorda che
è indifferente ai più il vivere o il morire.

G. Brevetto, op. cit.

***
A tre anni non ero fuggito e nemmeno mi ero perso. Ero semplicemente nel bel mezzo di un sogno di libertà, risvegliato dalle grida degli adulti che mi cercavano.

G. Brevetto, Marta
***

Molto strano. La notte scorsa ho dormito. Poi mi sono svegliato di soprassalto. Non ricordavo dove ero, evidentemente avevo sognato. Una storia bellissima. E’ durato molto poco, poi mi sono riavuto ed ho riconosciuto la stanza in cui, poche ore prima, mi ero addormentato. Ho tentato di riprendere sonno, ma non ci sono riuscito.
Mi sono chiesto: perché riconosco i luoghi del sogno e non quelli della realtà? Lì, nel sogno, anche se il tutto effettivamente appariva più ingarbugliato e sfocato, gli accadimenti mi sembravano veri. Ricordo molto bene, c’era anche una donna che conoscevo nelle vita reale, bella quanto evanescente. Domani l’avrei rivista e, nella vita di tutti i giorni, sono sicuro che avrebbe fatto finta di nulla. Purtroppo è cosi.
Ricordiamo solo quei sogni che gli altri dimenticano.

G. Brevetto , Scrivi delle belle storie e saremo felici.

****

Je retrouvais ses lèvres posées contre les miennes. La chose fut tellement inattendue qu’il me fallut quelques secondes avant de décider quoi faire. Enfin je choisis selon le cours naturel et l’embrassa.
En le faisant j’apercevais les rumeurs de la ville, m’étonnant de cette découverte, je me demandais si ces rumeurs faisaient partie de cette histoire ou si elles en étaient étrangères…”

G. Brevetto, Opus Reticulatum
***

Quante volte, d’improvviso, mi parve rivederti,
con la palme delle mani
tese in avanti, pronte
a riempire quel vuoto nelle mie,
quelle stimmate scavate dall’assenza,
dall’irreversibile tempo,
dall’io fui, essere passato,
lo stesso che tu stringesti
fino a rassicurarmi,
tutte quelle volte che
d’improvviso, mi parve rivederti.

G. Brevetto, Bogus Pipeline
***

Raccontava cose non vere, modificava il racconto della realtà.
Sì, ne modificava il racconto, perché la bugia non esiste se non nel racconto.

G.Brevetto, Marta

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