LE LACRIME DELLA ROSA MISTICA *OSHO

Le liti con mio padre che era sempre ubriaco si fecero violente ogni notte faceva proposte sessuali ad aspiranti bellissime attrici una di quelle notti era completamente ubriaco con due di queste donne una per lato…verso le 2 mi chiese bruscamente di andare con l’autista a prendere qualcosa da mangiare nel vicino ristorante stavo dormendo e già infuriato per i suoi continui eccessi nel bere e per i suoi rapporti sessuali con così tante donne gli risposi che non ero il suo servo e che avrebbe potuto andare lui stesso o che magari avrebbe potuto mandare una delle sue donne mi urlò e cominciò a schiaffeggiarmi dicendomi che non avevo rispetto per gli adulti…al che sollevai le mani e lo schiaffeggiai così forte che barcollò era la prima volta che avevo avuto il coraggio di fare una cosa del genere mi ordinò di lasciare la casa e disse che se fossi tornato mi avrebbe bastonato promisi di andarmene immediatamente mi disse che mi avrebbe insegnato una lezione e che non mi avrebbe dato un penny che lo avrei implorato per qualche spicciolo e che presto sarei tornato strisciando risposi che sarei morto di fame piuttosto che tornare da lui e giurai che in questa vita non lo avrei più visto lasciai la casa nelle prime ore del mattino per non farvi più ritorno avevo sedici anni…con indosso solo una maglietta e un paio di jeans mi avventurai senza soldi sulle strade di Bombay alle 2 del mattino non sarei diventato un uomo d’affari…disprezzavo quel mondo non sarei diventato una star del cinema…odiavo il successo non sarei diventato ricco…detestavo quella gente volevo semplicemente essere libero e senza meta

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una mattina del novembre 1977 mi alzai e presi il giornale annunciava la prematura scomparsa di mia madre in circostanze misteriose nessuno era stato con lei in ospedale al momento del trapasso e il tribunale aveva impedito a mio padre a alla sua famiglia di vederla il suo corpo fu cremato senza che nessuno di noi potesse assistere una storia drammatica…una famosa attrice era stata cremata con pochissime persone presenti la sua improvvisa e tragica scomparsa fu ovviamente un grande shock per me promisi a me stesso che sarei diventato qualcuno questo sarebbe stato il mio regalo per lei ora dovevo solo capire dove stavo andando e cosa avrei fatto della mia vita e perché
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ero libero di vivere come volevo…sentivo un profondo senso di responsabilità poiché dovevo trovare una direzione… non sapevo assolutamente cosa fare o da dove cominciare…ero solo ma felice di essere libero
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sentivo l’energia crescere dentro me e avrei voluto rimanere qui per il resto della mia vita il dolore allo stomaco era diminuito e il mal di testa scomparso come per magia al suo posto una sensazione di dolcezza inebriava la mia bocca ed un senso di calore avvolgeva teneramente il mio corpo come miele le mie narici si riempirono di gelsomino…stavo fluttuando in un’espansione che mai avevo avvertito prima d’ora

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