MESSAGGIO PER UN’AQUILA CHE SI CREDE UN POLLO * ANTHONY DE MELLO

Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, ci si illude. Cosa ne dite? Ci si illude. A cosa si rinuncia? Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all’oggetto della rinuncia.
In India c’è un guru che dice: “Ogni volta che viene da me una prostituta, non mi parla d’altro che di Dio. Mi dice: ‘sono stufa della vita che faccio. Voglio Dio’. Ma ogni volta che viene da me un prete, non mi parla d’altro che di sesso”.
Infatti, quando si rinuncia a qualcosa, si rimane vincolati a quella cosa per sempre. Quando si combatte qualcosa, le si è legati per sempre. Finché la si combatte, le si dà potere. Le si dà un potere pari a quello impiegato per combatterla.
E questo riguarda anche il comunismo e tutto il resto. Dunque bisogna ‘accogliere’ i propri demoni, perché combattendo contro di essi si dà loro potere. Nessuno ve l’ha mai detto prima d’ora? Quando si rinuncia a qualcosa, vi si rimane legati. L’unico modo per uscirne è non lasciarsi ingannare. Non rinunciate, ma “non lasciatevi ingannare”. Cercare di capire il vero valore di quella cosa, e non avrete bisogno di rinunciarvi: semplicemente, vi cadrà dalle mani.

Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo

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essere aperti non significa essere ingenui, non significa abboccare a tutto ciò che l’oratore vi dice. Assolutamente no: dovete mettere in discussione tutto quello che dico. Metterlo in discussione, però, partendo da un atteggiamento d’apertura, non di caparbietà. E mettere in discussione tutto.
Ricordate quelle splendide parole di Buddha: “I monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza l’oro – tagliando, limando, levigando, fondendo”.
Quando vi comportate in questo modo, significa che state ascoltando
Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo
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Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero? Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero.
Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo

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Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l’osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere. […]
Nessun giudizio, nessun commento, nessun atteggiamento: semplicemente, si osserva, si studia, si guarda, senza il desiderio di cambiare ciò che è. Perché se si desidera cambiare ciò che è in ciò che “dovrebbe essere”, si cessa di comprendere.
Un istruttore di cani cerca di capire l’animale in modo di insegnargli a eseguire determinate azioni. Uno scienziato osserva il comportamento delle formiche senza avere in mente altro scopo che lo studio delle formiche, per imparare il più possibile riguardo a esse. Non ha altro fine. Non sta tentando di insegnare loro qualcosa o di ricevere qualcos’altro in cambio. E’ interessato alle formiche, e vuole imparare il più possibile su di loro. Questo è il suo presupposto.
Il giorno in cui riuscirete ad assumere un atteggiamento simile, assisterete a un miracolo.
Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo
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dipendere da un altro psicologicamente – dipendere da un altro emotivamente – cosa comporta? Significa dipendere da un altro essere umano per raggiungere la felicità.
Pensateci sopra. Perché se lo fate, la prossima cosa che farete, ne siate coscienti o meno, sarà esigere che altre persone contribuiscano alla vostra felicità. Poi ci sarà un ulteriore gradino- paura, paura della perdita, paura dell’alienazione, paura di essere respinti, controllo reciproco.
L’amore perfetto esclude la paura. Dove c’è amore non ci sono pretese, aspettative, dipendenza. Io non esigo che voi mi facciate felice; la mia felicità non alberga in voi. Se mi doveste lasciare, non mi sentirei dispiaciuto per me stesso; godo immensamente della vostra compagnia, ma non mi abbarbico a voi.
Godo della vostra compagnia sulla base del non-abbarbicamento. Non siete voi, ciò di cui godo; è qualcosa di più grande di voi e di me. E’ qualcosa che ho scoperto, una sorta di sinfonia, una sorta di orchestra che suona alla vostra presenza, ma quando voi ve ne andate, l’orchestra non smette. Quando incontro qualcun altro, suona un’altra melodia, altrettanto deliziosa. E quando sono solo, continua. Ha un grande repertorio, e non cessa mai di suonare.
Il risveglio è tutto qui.
Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo
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Mi sono imbattuto in individui, in posti e circostanze diverse, che improvvisamente si trovano a capire questa verità: la radice del male è dentro di noi. E quando si comincia a capire questo, si smette di fare delle richieste a se stessi, di avere aspettative da se stessi, e si capisce. Nutritevi di cibo nutriente, cibo buono e nutriente. Non sto parlando di cibo vero: sto parlando di tramonti, di natura, di un buon film, di un buon libro, di un lavoro piacevole, di buona compagnia, e forse riuscirete a spezzare le vostre assuefazioni, entrando in contatto con questi nuovi sentimenti.
Che tipo di sentimenti si provano quando si è in contatto con la realtà, o quando si è assorbiti da un lavoro che si ama? O quando si sta davvero conversando con qualcuno della cui compagnia si riesce a godere, sentendosi aperti e vicini, ma senza abbarbicarsi a lui? Che tipo di sentimenti provate? Paragonateli a quelli che provate quando avete la meglio in una discussione, o quando vincete una gara, o quando diventate popolari, o quando tutti vi applaudono. Questi ultimi li chiamo sentimenti mondani; i primi li chiamo sentimenti dell’anima. Moltissime persone si guadagnano il mondo ma perdono l’anima.
Moltissime persone vivono una vita vuota e priva di un’anima perché si nutrono di popolarità, apprezzamento, lode, di “Io sono O.K., tu sei O.K.”, guardami, stammi vicino, sostienimi, apprezzami; si nutrono di potere, di vittorie. Voi vi nutrite di questo? Se è così, siete morti. Avete perso la vostra anima. Nutritevi di materiali diversi, più nutrienti. Allora assisterete alla trasformazione.
Vi ho dato un programma per tutta la vita, non è vero?
Anthony de Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo

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